La storia della Fondazione Casa Bianca inizia idealmente nel 1926, anno in cui il Reverendo Monsignor Salvatore Pascali, parroco della Parrocchia Santa Maria della Luce e San Matteo di Lecce, ebbe una cospicua donazione che l’anno dopo donò all’IPAB Casa Bianca. Questo Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza – organismo di diritto – era stato istituito quale Ente Morale giusto Dispaccio del Regio Decreto del 3 aprile 1930 come “ Asilo infantile con scuola femminile annessa e scuola primaria popolare in Santa Maria della Luce in San Matteo”.
Proprio in questa bellissima chiesa barocca, edificata tra il 1667 e il 1700, tra le più visitate di Lecce, è ancora visibile la testimonianza lapidea che celebra la reggenza – dal 1900 al 1932 – dello stimatissimo sacerdote in un bassorilievo posto nel lato sinistro dell’ingresso, eseguito nel 1926 in occasione del suo 25° di governo con le seguenti iscrizioni:
” MCMI – Giubileo – MCMXXVI / Mons. Salvator Pascali / orfano adiutor misero auxiliatorerrantibusapostolus ( trad. 1901 – Giubileo – 1926. Mons. Salvatore Pascali aiuto per l’orfano, sostegno per il povero, apostolo per i peccatori.”
Queste parole ricordano, infatti, le opere caritatevoli promosse dal Monsignore Pascali per gli orfani di guerra e le donne in difficoltà, restituendo l’impegno di solidarietà che oggi anima le attività promosse dalla Fondazione Casa Bianca Onlus, costituitasi nel 2010, a seguito della Legge 8.11.2000 n. 328 e del relativo regolamento che ha riformato la materia dell’assistenza sociale in campo nazionale.
Infatti, la Fondazione senza scopo di lucro, partecipata dal Comune di Lecce, rispettando le volontà testamentarie di Monsignor Pascali e la sua preziosa eredità spirituale, utilizza oggi le sue risorse patrimoniali per lo sviluppo la realizzazione di progettualità e iniziative finalizzate a supportate interventi a favore delle donne in difficoltà e, più in generale, alla promozione culturale e sociale del capoluogo salentino.
Una realtà che partecipa attivamente ai processi di sviluppo etico e responsabilità sociale della comunità, per riconfermare e rilanciare la vicinanza al mondo femminile, ai suoi problemi, ai suoi valori come impulso strategico di una più ampia missione di benessere sociale e crescita collettiva.